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Inauguro il mio “Ritratto d’artista” con un uomo di grande cultura, raffinato, gentile, buono oltre che danzatore meraviglioso e grande amico: Gheorghe Iancu.
Quando si parla di Gheorghe la prima cosa da dire è: un vero grande Artista. Ballerino, étoile, coreografo geniale e superlativo maestro, mica male!!!
Io posso dirlo con certezza perché Gheorghe oltre ad essere stato un maestro per me è anche un grande amico, ma non quell’amicizia superficiale come spesso si dice, un’amicizia profonda, di grande stima, rispetto e anche tanto divertimento.

Io e Gheorghe ci conosciamo da più di trent’anni e da allora abbiamo condiviso professione e vita privata e la cosa meravigliosa è che pur essendo tanta la confidenza, quando ci ritroviamo in sala ballo tutta quella familiarità la lasciamo fuori dalla porta come è giusto che sia; non è un atteggiamento forzato, ci viene naturale perché viene fuori la grande disciplina insita in ognuno di noi.
In tutti questi anni i nostri lavori si sono incrociati spesso sia come ballerina, assistente alla coreografia e come maître de ballet nei vari teatri. Prima di raccontarvi qualche aneddoto particolare vorrei però ripercorrere con voi la sua incantevole carriera.


Nato a Bucarest (Romania) si diploma all’Accademia di Stato dopo nove anni di studio. Per la preparazione classica il suo maestro fu Constantin Marinesc mentre Miriam Raducanu per quella moderna e contemporanea. Si perfeziona, inoltre, con i maestri Semionov, Omrihin e con il romeno Gabriel Popescu. Ancora allievo dell’Accademia di Stato di Bucarest partecipa per due volte al concorso di Varna vincendo una medaglia di bronzo e una d’argento; successivamente entra a far parte della compagnia stabile dell’Opera di Bucarest dove, in qualità di étoile, danza tutti i grandi ruoli del repertorio romantico. Il pubblico italiano comincia a conoscerlo quando si esibisce con la compagnia di Liliana Cosi e Marinel Stefanescu, ma determinante per la sua carriera è l’incontro con Carla Fracci: insieme stringono un sodalizio artistico importante danzando nei maggiori teatri italiani e del mondo, partecipando contemporaneamente a produzioni ideate e dirette da Beppe Menegatti. Di questo periodo sono le interpretazioni di Aida, Il lago dei Cigni, Giselle, Coppelia, Don Quixote e molto altro.

Col tempo la sua personalità si fa sempre più preponderante sino a imporsi non solo come danzatore ma anche come coreografo. Nel 1990, infatti, fonda e dirige la compagnia “Fabula Saltica”, con la quale ha prodotto e messo in scena vari spettacoli tra cui La Mascherata, Aura, Riccardo III, Synthesis. Sarà direttore artistico della compagnia fino al 1996. Continua la sua attività di danzatore e alle innumerevoli interpretazioni delle più importanti produzioni classiche unirà anche esibizioni moderne, fin quando, intensificherà sempre più l’arte coreografica realizzando produzioni diverse per spazi, luoghi, idee e stili.
Tra le varie coreografie di grande rilievo, vanno citati alcuni capisaldi fra cui I Racconti di Euripide, La Regina della notte, Mazzafionda, Dom Sébastien, Donne, Shéhérezade, Il Pescatore di perle, Father and Son, Petrolio e altre; coreografie che hanno inaugurato varie stagioni teatrali e che hanno affascinato il pubblico di teatri di tutto il mondo.

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Premiato due volte con Il premio Positano, due volte con Il premio Danza & Danza per le coreografie di Riccardo III e Donne, nell’anno 2002 è insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica per meriti artistici dal suo paese natale, la Romania

Significativa la sua collaborazione con il regista Pier Luigi Pizzi, per il quale realizza le coreografie di: Macbeth, Il combattimento di Tancredi e Clorinda, Aida, Thaïs, La Gioconda e altre, rappresentate nei maggiori teatri italiani con grandi interpreti quali Roberto Bolle, Letizia Giuliani ecc. Nel 2005, infatti, cura le coreografie per il Gala in onore proprio di Pizzi.
Da ricordare anche I racconti di Hoffmann coreografia creata per lo Sferisterio di Macerata con la direzione artistica di Katia Ricciarelli.
Continua la sua attività di danzatore nei teatri di tutto il mondo fin quando nel 2008 si dedicherà al completo rifacimento del balletto considerato uno dei più grandi classici, “Il Lago dei Cigni”, per l’Opera Nazionale di Bucarest. Sarà lo stesso teatro che sempre nel 2008, a seguito del magnifico Lago dei Cigni, gli affida la direzione del Corpo di Ballo.

Dal marzo 2009, lasciato l’incarico di Direttore del ballo a Bucarest, sarà protagonista come danzatore de l’Après Midi d’un Faune al Teatro dell’Opera di Roma nell’ambito delle celebrazioni della nascita dei Ballets Russes e parteciperà al festival dei Due Mondi a Spoleto in qualità di coreografo ed interprete nell’opera-commedia “MOZART”. Nell’ambito del festival “George Enescu” che si è svolto a Bucarest, partecipa in veste di coreografo, regista e librettista presentando la propria versione de Il lago dei Cigni già presentato nell’anno 2008. Sono stati solo due i coreografi prescelti a partecipare a questa importante manifestazione.
Ha anche partecipato in qualità di giudice esterno dal 2003 al 2009-2010 al talent “Amici di Maria de Filippi”su Canale 5.


Celentano Iancu

Dovete sapere che Gheorghe, oltre a creare la coreografia, ballava e seguiva tutta la produzione con tanto di backstage, troupe televisive che riprendevano ogni nostro respiro, dal palcoscenico all’ora di andare a dormire, quindi immaginerete che era molto impegnativo e complicato ed io, oltre ad assisterlo nella coreografia, ero maître de ballet, ballerina ma seguivo anche tutta la produzione compresa la troupe.
In quel periodo lui mi chiamava boeing 747, ancora mi viene da ridere, perché avevo un’acconciatura imponente e in più io essendo molto alta, sembravo veramente un aereo che volava!
Voglio raccontarvi di una volta che ci trovammo in una situazione particolare.
Mi riferisco al suo Riccardo III, balletto indimenticabile e grande capolavoro con Monique Loudières, Laura Contardi, Alessandro Molin, Paul Chalmer e ovviamente Gheorghe ed io; musiche di Marco Tutino, scene e costumi di Luisa Spinatelli. Eravamo distrutti dalla mole di lavoro, ne uscì un colossal (infatti mi piacerebbe poterlo rivedere in scena oggi) e Gheorghe durante il passo a due principale con Monique si ruppe le costole ma andò avanti fino alla fine della rappresentazione; figuratevi il dolore che poteva avere in quel momento!!! Finito tutto, siamo andati al pronto soccorso in costume da scena, tutti truccati e sudati, sembravamo sbucati dal passato, infatti ci guardavano un po’ strano! Pensandoci ora mi viene da ridere mentre all’epoca fu davvero un momento tragico!

Che dire?
Penso che non solo devo molto a questo artista, ho imparato tantissimo da lui, ma per me Gheorghe sarà sempre un esempio, non finirò mai di imparare da lui. Devo ammettere che ho provato anche molta invidia (quella sana però, quella che nel nostro lavoro ci sta perché fa andare avanti) quando vedevo i capolavori che “sfornava” perché quello che vedevo era talmente bello e poetico che pensavo: chissà quale grande soddisfazione si possa provare nel vedere una propria coreografia, una propria creatura, avere così tanto successo!
Anche Gheorghe ama gli animali, ha sempre avuto un cagnolino con lui e anche da questo punto di vista ci siamo trovati. Lo puntualizzo perché chi ama gli animali secondo me ha una marcia in più e lui oltre a tutte le altre, ha anche questa!

Grazie Gheorghe Iancu per l’artista che sei, per la persona che sei e per l’amico che sei.
Ti voglio bene!

Ahh dimenticavo: è anche molto simpatico… quando vuole!!!

Una risposta

  1. Buonasera ho avuto il piacere di conoscere il grande artista per lavoro a Bergamo per un suo problema, incidente di percorso durante un balletto. ……ho ancora la foto con dedica in costume da scena. …..aveva colpito tutti, chirurghi compresi, per la sua signorilità oltre che bellezza. …….io ero il medico anestesista. …..vi auguro un mondo di bene e condivido le sue parole sui cani dato che ne ho due anche io Buona serata patrizia chiari

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