Parlando di danza si pensa subito alla disciplina e al rigore. Si, è proprio così! C’è un aspetto molto importante però di cui si parla troppo poco e che spesso viene tralasciato o trascurato a cui io, però, do moltissima importanza: il look!!! La pettinatura, l’abbigliamento, le scarpette vi sembrano meno importanti di tutto il resto? Bambini, ragazzi e genitori vanno educati anche da questo punto di vista e se non rispettano le regole, vanno richiamati fin quando tutto ciò diventi normalità.
Procedendo per ordine:
1) Assolutamente vietato usare gioielli in sala, quindi no a orologi, collanine, braccialetti e orecchini perché potrebbero essere molto pericolosi. Ad esempio, quando si balla con il partner, si potrebbero agganciare o si potrebbe graffiare il compagno; oppure potrebbero volare durante un giro e colpire una compagna o un compagno. Quindi, prima della lezione e dello spettacolo, togliere tutto! L’unica cosa tollerata per lo spettacolo – care ballerine – è un piccolo orecchino punto luce che in scena, con l’illuminazione, aiuta a rendere brillante la ballerina.
2) In classe le allieve dovrebbero avere tutte la stessa pettinatura, molto ordinata ed organizzata con eventuali prodotti (mi raccomando che siano possibilmente naturali, che non rovinino i capelli e che non inquinano). Non devono esserci capelli che fuoriescono dalla pettinatura o quei famosi “peletti” corti all’attaccatura; dunque usare mollette e forcine, che siano anche dello stesso colore dei capelli (es. capelli biondi, forcine chiare; capelli neri, forcine nere) e così anche per la retina. Mai e poi mai attrezzature colorate o mollettoni, fiocchetti, mollette con animaletti vari, elastici colorati, cerchietti o cose del genere!
3) Se parliamo di un’accademia, in genere esiste una divisa obbligatoria e quindi dovrebbe essere più facile non sbagliare l’abbigliamento. In ogni caso bisogna fare attenzione che i capi siano sempre puliti e profumati, le calze non smagliate, i gonnellini non sgualciti così come le ruote (la ruota è il tutù da prova che consiste solo nella parte bassa del tutù senza il corpetto).
Nelle scuole private, invece, può succedere che non ci sia una divisa ben precisa e quindi è sempre meglio chiedere all’insegnante consigli sul modello migliore e più adatto in base all’età della bambina/o, sull’eventuale golfino da indossare nei periodo più freddi e su tutti gli accessori necessari: scaldamuscoli, calzamaglie ecc.
Col passare del tempo, e quando le allieve o gli allievi sono più grandi, di solito si lasciano più liberi di scegliere modelli e colori.
Per le ragazze, per quanto riguarda il body, io preferisco la spallina sottile, la schiena scollata e non sgambato, di cotone elasticizzato (lo trovo più bello e salutare) e preferisco l’utilizzo delle lane, di scaldacuore, e vari gadget che ormai sono disponibili in varie marche e modelli. L’importante è che i tessuti siano naturali e il meno possibile sintetici, sia per un discorso salutare ma anche perché il sintetico tende prende con il sudore un odore sgradevole.
Per quanto riguarda i colori, invece, oltre al nero che è il classico, mi piacciono il bianco, il color carne e i colori pastello. Mai colori troppo forti e accesi tipo il rosso, il fucsia, il giallo, l’arancione, il verde pisello, pistacchio e altri… MAI!
4) Che siano da mezza punta o da punta, che si parli di femmine o di maschi, le scarpette devono rigorosamente avere tutti i laccetti nascosti e gli elastici cuciti nel punto giusto. Le tinte vanno scelte in base al colore della pelle o della calza o del costume da scena (soprattutto per i maschi, calzino nero, scarpetta nera; calzino bianco, scarpetta bianca). La preparazione delle scarpette è molto importante, sia da mezza punta sia da punta, ci sono diversi modi per prepararle e renderle funzionali al massimo e professionali, ma di questo parleremo in modo più approfondito più avanti.
Ahh dimenticavo, importantissimo: in sala danza è vietato masticare gomme o caramelle, parlare e sedersi durante la lezione!
Parole sante!!!!!!!approvo in tutto e per tutto!!!!la disciplina e il rigore incomincia da quando si entra in sala!!!!!!!!!!!
Approvo al cento per cento la danza e perfezione eleganza soprattutto nell abbigliamento acconciature
La danza è ” a r t e” e come tutte le ” a r t i” ha le sue regole ed i suoi strumenti per realizzarsi.
Parole sante maestra…
Purtroppo oggi giorno se ne vedono e sentono di ogni… La disciplina si sta perdendo così come il rispetto, l’educazione e l’umiltà…
Io resterò sempre del vecchio ordine… Tutto deve essere accurato e sistemato…
Per quanto mi riguarda una lezione con gli allievi rigorosamente in divisa prende tutto un altro aspetto ….. la divisa e’ fondamentale per educare alla disciplina sia gli allievi ma sopratutto i genitori …oggi sempre meno presenti nella vita dei figli ! Ma tutto non e’ perso xche’ dipende da chi dirige la scuola e come saranno educati ! CONCORDO IN PIENO IL SUO POST 🙂 BUON LAVORO 😉
Concordo in pieno! E aggiungerei anche il colore degli smalti! Cosa che in sala molti trascurano!
Approvo tutto…tranne una io studio danze latine e standard da 12 anni e l’uso di orecchini collane e colori appariscenti e d’obbligo quindi le tegole variano da disciplina a disciplina
😉
Mentre leggevo lo scritto della Celentano non potevo che concordare con ogni punto che lei ha preso in considerazione per insegnarci come deve essere l’aspetto di una ballerina di danza classica: ineccepibile. Tuttavia qualcosa in quello scritto mi disturbava, strideva, sembrava fuori posto…..l’ho riletto e poi riletto ed ho trovato cosa non mi tornava con la danza classica: il carattere dello scritto è imperativo, impositivo, da caserma. Ecco: l’ho riletto, e se tolgo gli elementi specifici tipo mollette ,scarpette , body ecc. , questo scritto potrebbe essere ciò che dice il colonnello di una caserma ai soldati sul loro aspetto: ordini, divieti, parole forti e in grassetto ( cioè dette con voce alta). La danza non è un insieme di ordini da dare ai più grandi e ai più piccoli ( e alle loro mamme , trattate con un pizzico neanche troppo piccolo di sufficienza, come soldati da mettere in riga). È una proposta. Una proposta di passione, piacere, fatica, tanta fatica, tenacia, rigore, delusioni, una proposta di arte per i più capaci e fortunati, una proposta di vita. Nessun messaggio passa se è un ordine, perché manca di una dimensione umana fondamentale che è la forza motrice di quel che siamo: la dimensione emotiva, affettiva, passionale. Quella forza cioè che ci spinge verso gli altri. E questo vale anche e soprattutto per la danza e tutto ciò che è o tende all’arte. Ma vale anche in ogni rapporto umano: i figli non ascoltano gli ordini dei genitori ( o li subiscono come schiavi o li trasgrediscono come ribelli), i figli ascoltano l’amore, quando passa. E gli ordini non lo fanno passare. E così per ogni altro rapporto: marito/moglie, amici, colleghi ecc. Poche persone si avvicinano alla danza classica e troppe la lasciano senza aver ricevuto il senso di questa disciplina: la danza classica e la ricerca della sua perfezione, è un dono del cuore per sé stessi e per gli altri.