Un pregiudizio di molti è che chi ama e difende gli animali non ha a cuore altro. Personalmente sono convinta del contrario: chi ha la sensibilità e gli occhi per accorgersi del dolore di chi non ha voce come gli animali, ha altrettanti occhi per quella parte di umanità più fragile, ha occhi per i bambini, per gli anziani, per i poveri, per i malati e per gli animali. In breve, per tutti gli indifesi esposti a sfruttamento e maltrattamento.
L’equazione non è sempre la stessa però, perché chi si occupa delle “categorie deboli” al contrario non sempre posa il suo sguardo anche sugli animali, purtroppo.
Tutte le volte che accendo la tv o leggo un giornale è un colpo al cuore: bambini picchiati, lavoro minorile, traffico di organi, sfruttamento sessuale, anziani picchiati, legati, affamati e lasciati nell’indigenza piu’ assoluta. Poveri derisi, maltrattati ai quali arrivano anche a dare fuoco, animali presi a bastonate, uccisi per sport, seviziati in tutti i modi compresa la violenza sessuale. Bambini, anziani, poveri, malati, animali tutti trattati come cose fastidiose o cose dalle quali trarre profitto; i bambini considerati fruitori di mercato, gli anziani considerati un business, i poveri considerati “non umanità”, i malati considerati cavie, gli animali considerati fruitori di mercato, business e cavie. Ma riflettiamo bene, i bambini sono il nostro futuro, gli anziani la nostra esperienza e memoria, i malati sono i nostri affetti e gli animali sono la biodiversità che consente, insieme ad altro, anche la nostra sopravvivenza.
Mi chiedo in cosa ci stiamo trasformando e il perché di tanta indistinta crudeltà. Tutti cerchiamo la nostra casa, la nostra appartenenza, il nostro branco ed è giusto, ma dovrebbe essere un diritto per tutti.
Perché chi ha le possibilità fa poco o nulla per aiutare queste categorie? Lo Stato, a mio parere, dovrebbe preoccuparsi proprio di queste situazioni a rischio, di tutte queste problematiche, dovrebbe dare strutture adeguate, solidarietà e amore ai poveri, agli anziani, ai bambini, agli animali. Tornando col treno di sera, le stazioni sono dei veri e propri dormitori… ma perché? Queste categorie con fanno parte della società? O forse non portano abbastanza guadagno? Forse è questo il problema?
Sarò sempre schierata dalla parte dei più deboli e tenterò sempre, con tutte le mie forze, di combattere l’indifferenza.