Eccoci quasi giunti a fine anno, occasione nella quale scegliamo di festeggiare facendoci saltare dita, mani e braccia, con tutto ciò che comporta. Pensiamo ad esempio l’impiego di denaro e risorse pubbliche come Ambulanze, Ospedali, Pompieri, Guardie Forestali ecc. In poche ore e in un colpo solo, riusciamo a incrementare il mercato illegale, a inquinare e a produrre morti e feriti. Insomma, un perfetto esempio di pacifica esternazione di gioia.
Contenti noi contenti tutti? Proprio NO. Gli animali non scelgono, subiscono.
Per tutti gli animali, domestici, randagi e selvatici Capodanno è un momento di forte spavento, terrorizzante e traumatizzante. Un pensiero speciale va inoltre a tutti gli animali chiusi a forza in spazi angusti, come accade in alcuni allevamenti e nei circhi.
Ogni anno a causa del rumore provocato dallo scoppio dei “botti” ci rendiamo responsabili della morte di circa 5.000 animali. Muoiono per stress, shock, attacchi di panico, convulsioni, infarti e incidenti. Di questi pare che circa l’80% siano animali selvatici, soprattutto uccelli che spesso neanche consideriamo. Gli uccelli effettuano fughe istintive perdendo l’orientamento e spesso colpiscono mortalmente case, lampioni, macchine e cavi elettrici, altri abbandonando il nido, vagano per chilometri e non trovando altro rifugio, muoiono per il freddo.
Il mio augurio per gli animali selvatici è che si trovino sufficientemente lontani dai centri abitati.
Per gli animali randagi posso solo sperare che non si trovino nel posto giusto al momento sbagliato.
Per gli animali domestici, invece, abbiamo la possibilità di alleviare il loro panico seguendo alcuni accorgimenti:
- Non lasciamoli in giardino, possono scappare fuggendo all’impazzata. Non sempre riescono a tornare e spesso sono vittime di incidenti.
- Non lasciamoli in balcone, può accadere che in preda la panico si lancino nel vuoto.
- Mettiamo in casa anche gli animali che abitualmente vivono fuori.
- Non lasciamoli in casa da soli.
Accorgimenti per aiutare il nostro cane:
- Diamogli da mangiare presto e portiamolo fuori presto, prima dell’inizio dell’incubo.
- Per sicurezza non sleghiamolo, un botto improvviso può sempre arrivare.
- In casa abbassiamo le serrande per attutire il rumore.
- Accendiamo la tv o ascoltiamo musica.
- Lasciamo libero accesso ai loro soliti nascondigli.
- Per impedire invece che si ferisca, impediamo l’accesso ai nascondigli troppo angusti.
- Lasciamo a disposizione la sua cuccia.
- Lasciamo a disposizione qualcosa da masticare, non è detto che lo faccia, ma tentare è bene. Masticare è calmante. Un Kong è l’ideale.
- Se scava non sgridiamolo.
- Manteniamo un comportamento normale e sereno.
- Ricordiamoci che particolari attenzioni o coccole non lo rassicurano, al contrario confermano le sue paure.
- Non diamo peso alle sue ansie. Rassicuriamolo sdrammatizzando e comportandoci come sempre.
- Il nostro atteggiamento allegro, leggero, tranquillo potrà essergli di grande aiuto.
Accorgimenti per aiutare il nostro gatto:
Uno dei luoghi comuni rispetto ai gatti è di essere meno dipendenti da noi dei cani. Ammesso che sia vero, questo non significa che in una situazione tanto innaturale, siamo esonerati dal dargli una mano.
- Impediamo al gatto di uscire.
- Anche per lui abbassiamo le serrande per attutire il rumore.
- Come per i cani, tenere la tv accesa o ascoltare musica puo’ essere di aiuto.
- Lasciamo aperte tutte le porte delle camere per consentirgli la scelta del posto ideale dove rifugiarsi.
- Aumentare i nascondigli, ad esempio posizionando qualche scatolone in diversi punti della casa.
- Anche per il gatto attenzioni particolari o coccole non lo rassicurano, anzi nel momento di maggior stress possono infastidirlo.
La natura insegna che tutti le azioni comportano un dispendio energetico, ragion per cui un comportamento, se improduttivo o dannoso, automaticamente nel tempo si estingue. Possiamo dire che è giunto il momento anche per la specie “umana” di estinguere la pratica degli inutili e dannosi “Botti”?
Spero in un fine anno all’insegna di maggior sensibilità, umanità e civiltà. Ma, come tutti sappiamo, sperare non basta mai! Per riuscire bisogna impegnarsi.
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Ci penso già ho due barboncino e un gatto e ho sia paura per loro che per me i botti a Firenze sono bombe e mi fanno male anche a me tachicardia e in attacchi di panico. Faccio sempre ciò che e scritto ma la paura ce l ho . Chiamerò’ il pronto intervento 112 o 113 se mi spavento!!!;