Alessandra Celentano

Quando sono in giro per l’Italia a dare lezioni di danza incontro tantissimi giovani di tutte le età, oltre che insegnanti, genitori e tante altre persone. Devo dire che c’è sempre qualcosa da scoprire da questa professione e questo è anche il bello del mio lavoro, no? Perché si incontra tanta gente con cui ti puoi confrontare, dalla quale puoi imparare e altre a cui puoi trasmettere e trasferire il tuo bagaglio. Spesso nascono anche bellissime amicizie!

Chi ha partecipato almeno una volta alle mie lezioni lo sa. Oltre ad insegnare la danza mi ritrovo sempre a dare consigli, ad insegnare uno stile di vita che, ovviamente, rispecchia e fa parte del mondo della danza, di chi pratica la danza, di chi ama la danza, di chi ha la passione per la danza! A volte i miei consigli sono sull’alimentazione quando, ad esempio, vedo ragazzi o troppo magri o troppo in carne, oltre che dire loro cosa vuol dire avere disciplina, cosa significa prendere un impegno con serietà e non con superficialità, cosa vuol dire essere consapevoli e cosa vuol dire usare al massimo il cervello, che è fondamentale. Mi rendo conto purtroppo, però, che i giovani non conoscono l’arte che studiano con tanto amore, dedizione e sacrificio. In questo caso non mi riferisco precisamente alla conoscenza della tecnica accademica – perché di questo parleremo più avanti – ma proprio al fatto che non sanno chi sono i grandi ballerini, i grandi coreografi, i grandi scenografi, i grandi costumisti, i grandi compositori, quali sono i grandi balletti e le storie, gli interpreti, gli stili, i teatri ecc. Ho ripetuto ‘grandi’ per sottolineare l’importanza che ha la conoscenza in generale e, nello specifico, in chi pratica la danza. Non si può non avere almeno un’infarinatura di quello che vorreste un giorno diventasse la vostra professione.

DanzaAvere passione secondo me vuol dire vivere la danza a 360° e quindi sapere, conoscere, avere curiosità riguardo tutto quello che ne fa parte. Oggi giorno – e voglio essere gentile –  molto di tutto questo, rispetto ai miei tempi, si è perso per strada. Per fare un esempio evidente: vedo molti ragazzi che dicono di avere la famosa passione e va benissimo, la praticano ma poi finisce lì. A lezione mi capita di chiedere agli allievi di riconoscere la musica di un esercizio del mio cd per la classe di balletto e il risultato è quasi sempre silenzio assoluto!!! Nessuno è mai in grado di rispondere! Mi tocca quindi ogni volta spiegare di quale balletto si tratta, chiedere di cercare il compositore e dare i “compiti per il giorno dopo”! Solitamente poi, il giorno seguente, un numero poco consistente riesce a rispondere in modo più o meno corretto. Questo è un piccolo esempio per fa capire bene il problema: non è solo una questione di riconoscere determinate musiche della danza ma il fatto che tutto ciò dovrebbe essere un normale interessamento, la curiosità di un ragazzo che dice o pensa di avere passione per la danza.
Spesso scopro che non hanno mai visto un balletto o comunque troppo poco. Non avere interesse ad andare a teatro per un allievo di danza mi sembra abbastanza grave. Se non si ha la possibilità di andare a teatro per un qualsiasi motivo – perché può capitare – oggi, rispetto ai miei tempi, è facilissimo informarsi, guardare un dvd. Ormai con internet possiamo esaudire ogni nostra curiosità, se ne abbiamo!

Io mi rivolgo agli allievi, ma anche ai maestri e ai genitori. Non voglio generalizzare troppo ma forse se i giovani fossero spronati ad essere curiosi, se si provasse a trovare anche il tempo per spiegare l’importanza e magari far visionare loro dei meravigliosi dvd così da cercare di conoscere tutto quello che ruota attorno ad un balletto, sarebbe bellissimo!

Ottolenghi
Vittoria Ottolenghi

Ricordo che quando ero piccolina esisteva, oltre ai libri ovviamente, solo una trasmissione televisiva dedicata alla danza. Mi riferisco alla famosissima “Maratona d’estate” condotta da uno dei più importanti critici di balletto, Vittoria Ottolenghi. Dal titolo si capisce che andava in onda solo nella stagione estiva, alle ore 13 .00. Ricordo che quando ero al mare in vacanza, correvo a casa per non perdere neanche una puntata giornaliera perché ero felice e desiderosa di conoscere, non vedevo l’ora!
Questo è un altro piccolo esempio che però fa capire l’importanza di voler approfondire ciò che si fa. Dico ciò perché tocco con mano troppo spesso questa carenza e mi piacerebbe invece vedere più entusiasmo, non solo a livello pratico ma riguardo tutto ciò che fa parte della danza e, di conseguenza, della nostra cultura.

Nel mio piccolo cercherò, attraverso questo punto di incontro, di fare del mio meglio parlando dei grandi teatri di cui l’Italia può vantarsi. Cercherò di raccontare le trame dei balletti di repertorio, di tenervi aggiornati sugli spettacoli, di raccontare le carriere di grandi artisti… insomma, di parlare di tutto quello che riguarda la danza! Quanti grandi stilisti si sono avvicinati spesso al nostro mondo e hanno creato abiti per la danza? In quante opere liriche c’è il balletto? Quanti pittori famosi hanno dipinto la danza e realizzato sculture? Quanti film e spot pubblicitari sono stati realizzati? Questo ci fa capire come sia tutto legato e come l’arte sia universale!

La Danza fa parte di noi da sempre, qualsiasi tipo di danza, da quella accademica alla più libera!

3 risposte

  1. Da genitore di una ragazza che studia danza, condivido in pieno il suo parere. Contribuisca con tutti i mezzi che ha a disposizione a sviluppare nei giovani la curiosità e l’interesse per la danza, per l’arte e quindi per la cultura. Insegnare e stare a contatto con i giovani e’ un privilegio, ma anche una grande responsabilita’. Non si stanchi mai di educare al bello e al vero.
    Essere genitori o iinsegnanti e’ una missione.
    Tantissimi auguri.

  2. Parole giustissime, ma bisognerebbe anche sensibilizzare la sua amica Maria De Filippi, che persevera negli anni a non capire un tubo di danza, o peggio ancora, a far passare messaggi sbagliati, valorizzando ballerini mediocri solo perché sono gnocchi o perché fanno salti e pirouettes a ripetizione, senza un minimo di quel senso artistico e di conoscenza di balletti di cui lei sta parlando.
    Anche il far passare lei o Kledi per despoti esagerati, abbassa il livello culturale del pubblico, non lo esorta di certo ad elevarsi. Ma Maria De Filippi è potente, basta un suo sorrisino ironico quando lei cerca di correggere un ballerino, che il pubblico pensa che il ballerino scarso sia una vittima e lei una perfida.
    La saluto e comunque condivido totalmente ciò che ha scritto.
    Giovanna

  3. Da insegnante e ballerina della stessa età della Celentano la approvo in pieno….ma Amici ha proprio massacrato la danza!! Una grande opportunità per lei…ma la danza? Come ben diceva una volta c’era Maratona d’estate e gli insegnanti erano più severi…oggi a causa di genitori stressati e poco attenti alle passioni dei fogli noi insegnanti non possiamo insegnare al 100% come vorremmo….dobbiamo un po’”adeguarci”…e i progressi arrivano più lentamente! Della cultura…dell’arte…interessa a pochi! Che tristezza! Gabriella

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