Il primo super ospite della serata conclusiva del Festival di Sanremo 2016 è stato l’étoile Roberto Bolle. L’artista ha aperto la serata esibendosi sulle note di We will rock you, con le coreografie di Mauro Bigonzetti. Sicuramente una performance un po’ diversa da quelle solitamente presentate dal ballerino, ma come egli stesso afferma:

“L’esibizione di stasera è dedicata a tutti quelli che pensano che la danza sia un’arte antica e polverosa. La danza sa arrivare al cuore, emozionare, coinvolgere, stupire. Grazie al grande Mauro Bigonzetti per la coreografia rock. E grazie a Carlo Conti per questa meravigliosa opportunità.”

Dunque, il tentativo, con una coreografia creata appositamente per l’occasione, di dimostrare che la danza non è un’arte poi così antica e distante ma che può assolutamente coinvolgere ed emozionare il pubblico anche accostando un fisico da ballerino classico ad una musica rock. Tentativo riuscito magnificamente, non credete?

Credo sia stato molto interessante e costruttivo, in questa edizione del Festival, aver avuto vari momenti di danza e cultura, prima con l’imitazione della bravissima Virginia Raffaele della grande Carla Fracci e ieri sera con l’esibizione di Roberto Bolle. Soprattutto l’Italia che viene spesso riconosciuta per le sue eccellenze artistiche e culturali ha bisogno di questo tipo di spettacolo. La danza è universale, è viva e merita di avere più spazio.
Ho apprezzato moltissimo Roberto, per il suo modo di parlare oltre che per l’esibizione, e vorrei ringraziarlo per aver portato la grande danza sul palcoscenico dell’Ariston e per averci incantato per l’ennesima volta.

 

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