Quelli che vanno in vacanza con la loro famiglia e gli altri animali. Che bello!

Quelli che non potendo proprio portarli si avvalgono della presenza di persone competenti e li lasciano sereni a casa loro. Chapeau!

Ma la mia massima ammirazione va a quello “strano tipo di essere” che, messo di fronte alla necessità di trovare un posto dove lasciare il suo compagno di vita, non si accontenta di facili soluzioni. Non si accontenta di parenti, conoscenti, amici o di strutture comode per vicinanza ed economicità. Lo “strano tipo” è consapevole dell’esistenza di due insidie: i fai da te e i cartelli patinati. I fai da te, perché trattasi di persone spesso entusiaste ma impreparate, quindi pericolose. I cartelli patinati, tanto per essere chiari, perché non sempre quello che pubblicizzano corrisponde poi ai fatti.

Questa “strana razza” di umano, obbligato dalla necessità, si avvale della caratteristica più strabiliante di cui la natura lo ha dotato: la  capacità di trasformarsi da umano in “uman-segugio”, alla ricerca del “posto giusto”.
Questo animale è mosso dall’intuizione dell’esistenza di persone che dalla loro parte hanno anni di studio ed esperienza “sul campo”.

Professionisti che, al pari dello sforzo che compie “l’uman-segugio” nel tentativo di scovarli, fanno altrettanta fatica per non essere confusi con i faciloni e i commercianti di sogni. Persone che si trovano spesso nell’imbarazzante situazione di doversi giustificare per il loro modo serio di prendere in carico una vita. Quello che “l’uman-ricercatore” spera di trovare per il suo amico è la rara combinazione di:  Competenza,  Esperienza,   Gentilezza, Onestà, Affidabilità, Cura, Sicurezza, Igiene.

Sappiate che codesto atipico umano si ferma e segnala l’avvenuto ritrovamento solo quando si imbatte in qualcuno che gli pone una sfilza di domande, neanche si trattasse dell’accoglienza ad un Capo di Stato. Razza, sesso, età, anni, salute, libretto sanitario, registrazione anagrafe, certificazione trattamenti antiparassitari, carattere, abitudini, compatibilità, incompatibilità, paure, alimentazione ecc. Ma è anche pronto a riprendere la ricerca nel caso in cui, alla sfilza di domande, non segua la richiesta (conditio sine qua non) di un periodo di frequentazione del posto  prima della partenza. Dovuta reciproca conoscenza al fine di inserire l’ospite, in modo graduale ed adeguato nel nuovo contesto.

In caso di falsa pista l’umano riparte, stremato, ma riparte. Magari alla ricerca di qualcosa di diverso, come ad esempio una “casa/pensione”, gestita da un serio professionista. Pochi ospiti, vita di casa avvolgente e morbida. Compagnia, relazione, momenti di socialità e momenti di  attività assicurati.

In questa circostanza, oltre a tutte le domande d’obbligo, quello che «l’uman-ricercatore» si aspetta è una semplice affermazione: «Prima di poter dare una risposta, deve portare il suo amico a farsi conoscere dagli altri ospiti. Sa’, devo “chiedere” anche a loro se sono d’accordo!».

Se a fronte di tanta fatica, l’instancabile e ammirevole “uman-segugio” avrà scovato il posto giusto… dovrà fare i conti con la frustrazione di non essere mancato proprio a nessuno!

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